L’Unione Europea adotta il tredicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il 23 febbraio 2024 segna un’altra importante tappa nell’impegno dell’Unione Europea nel contrastare l’aggressione russa in Ucraina, con l’adozione del 13° pacchetto di misure restrittive. Queste misure, accolte con favore dalla Commissione europea, evidenziano il costante sostegno dell’UE all’Ucraina e il suo fermo impegno nel difendere i valori e i principi fondanti dell’Europa.

Introduzione

Per sottrarre fonti di reddito alla macchina bellica russa e privarla dei beni e tecnologie fondamentali, l’UE ha finora adottato 13 pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia. Le sanzioni hanno inciso considerevolmente sulle entrate estere della Russia. Le sanzioni dell’UE hanno altresì perturbato le catene di approvvigionamento della Russia e ne limitano l’accesso alle tecnologie occidentali in importanti settori industriali. Gli effetti delle sanzioni risulteranno ancor più profondi nel tempo.

Misure commerciali

Con questo pacchetto l’UE intensifica l’azione volta a impedire alla Russia di acquisire tecnologie occidentali sensibili per le sue forze armate. I veicoli aerei senza equipaggio, o droni, svolgono un ruolo centrale nella guerra della Russia contro l’Ucraina. Con il pacchetto sono inserite specificamente nell’elenco imprese che riforniscono la Russia dei componenti fondamentali dei droni e sono varate sanzioni settoriali per chiudere le scappatoie e rendere più complicata la guerra condotta con tali strumenti.

Sulla scorta di prove concrete provenienti da varie fonti e corroborate dai dati commerciali e doganali, il pacchetto aggiunge 27 società russe e di paesi terzi all’elenco delle entità associate al complesso militare-industriale russo (allegato IV del regolamento 833/2014). L’UE assoggetterà tali imprese a restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso e di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Con il pacchetto sono aggiunte:

  • 17 società russe attive nello sviluppo, nella produzione e nella fornitura di componenti elettronici impiegati in particolare nella produzione di droni;
  • quattro imprese registrate in Cina e una impresa ciascuno registrata in Kazakhstan, India, Serbia, Thailandia, Sri Lanka e Turchia che parimenti commerciano in componenti elettronici, anche originari dell’UE.

Il pacchetto amplia l’elenco dei prodotti di tecnologia avanzata in grado di contribuire al rafforzamento militare e tecnologico della Russia o allo sviluppo del suo settore della difesa e della sicurezza, aggiungendovi i componenti impiegati nello sviluppo e nella produzione di droni, quali trasformatori elettrici, convertitori statici e induttori presenti, tra l’altro, nei droni, così come i condensatori di alluminio, che hanno applicazioni militari, ad esempio nei missili e nei droni e nei sistemi di comunicazione di aeromobili e navi. Le aggiunte indeboliranno ulteriormente le capacità militari della Russia. 

Misure di promozione della cooperazione internazionale

Con il nuovo pacchetto il Regno Unito è aggiunto all’elenco dei paesi partner per le importazioni di prodotti siderurgici. I paesi partner applicano un regime di misure restrittive sulle importazioni di prodotti siderurgici e un regime di misure di controllo delle importazioni sostanzialmente equivalenti a quelli previsti dal regolamento (UE) n. 833/2014.

Conclusione

Il pacchetto mira a limitare ulteriormente l’accesso della Russia a tecnologie militari sensibili, in particolare quelle legate ai droni, e a colpire individui e imprese che contribuiscono allo sforzo bellico russo. Le nuove aggiunte alle liste di soggetti sottoposti a sanzioni portano il totale oltre le 2000 voci, rappresentando un duro colpo per coloro che sostengono l’aggressione russa contro l’Ucraina.

Se da un lato la Russia si adopera per cercare modi di eludere le sanzioni dell’Unione, dall’altro la Commissione monitora costantemente l’efficacia delle misure in vigore, valutandone le modalità di applicazione, rilevandone le possibili lacune e colmandole. L’accento è ora posto sull’applicazione delle norme, in particolare sul contrasto dell’elusione delle sanzioni dell’UE tramite paesi terzi.

In collaborazione con i partner che condividono gli stessi principi, l’UE ha inoltre concordato un elenco di prodotti comuni ad alta priorità oggetto di sanzioni a cui le imprese dovrebbero prestare particolare attenzione e che i paesi terzi devono astenersi dal riesportare in Russia. L’elenco è stato recentemente arricchito di cinque voci. Sul piano interno l’UE ha stilato un elenco dei beni economicamente critici oggetto di sanzioni su cui le imprese e i paesi terzi dovrebbero vigilare con particolare attenzione.

Il recente 13° pacchetto di sanzioni rappresenta un ulteriore passo per limitare l’accesso della Russia a tecnologie militari e punire coloro che contribuiscono allo sforzo bellico russo. Tuttavia, l’efficacia di tali misure dipenderà dalla loro piena attuazione e dal continuo impegno nel contrastare l’elusione delle sanzioni.


Aggiornamenti e Contatti

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  • Verifiche beni e tecnologie a duplice uso
  • Verifiche restrizioni all’export per paese
  • Analisi del contesto normativo e sanzionatorio

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