L’Unione Europea adotta il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ad un anno dall’invasione militare russa dell’Ucraina e dei primi provvedimenti sanzionatori. Di seguito una panoramica delle principali misure restrittive contenute nel nuovo pacchetto.

Controlli e restrizioni all’importazione-esportazione

La decisione impone ulteriori divieti di esportazione di tecnologie critiche e beni industriali, come l’elettronica, i veicoli specializzati, le parti di macchine, i pezzi di ricambio per autocarri e motori a reazione, nonché i beni per il settore delle costruzioni che possano contribuire alle capacità militari e al miglioramento tecnologico della Russia.

Ciò include componenti elettronici utilizzati nei sistemi d’arma russi (droni, missili, elicotteri, altri veicoli), nonché divieti su specifiche applicazioni militari. Le misure restrittive sono imposte anche su prodotti che possono essere facilmente reindirizzati per sostenere lo sforzo bellico russo, tra cui:

  • Veicoli: autocarri pesanti non ancora vietati (e relativi ricambi), semirimorchi e mezzi speciali come motoslitte
  • Merci dirette all’esercito russo: inclusi generatori elettrici, binocoli, radar, bussole, ecc.
  • Beni da costruzione quali ponti, strutture per edifici a torre, carrelli elevatori, gru, ecc.
  • Beni fondamentali per il funzionamento e il potenziamento della capacità industriale russa (elettronica, parti di macchine, pompe, macchinari per la lavorazione dei metalli, ecc.)
  • Impianti industriali completi: questa categoria è stata aggiunta per evitare scappatoie
  • Beni utilizzati nell’industria aeronautica (turbojet)

Anche i beni a duplice uso sono presi di mira. La decisione odierna amplia l’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione con ulteriori 96 entità, imponendo così restrizioni più severe alle esportazioni.

Il Consiglio ha inoltre deciso di vietare il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso esportati dall’UE, al fine di evitare l’elusione.

Infine, vengono imposte ulteriori restrizioni alle importazioni di beni che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica.

Infrastrutture critiche

La decisione limita la possibilità per i cittadini russi di ricoprire qualsiasi posizione negli organi direttivi delle infrastrutture e delle entità critiche dell’UE, in quanto l’influenza della Russia in tali organismi potrebbe mettere a repentaglio il loro buon funzionamento e, in ultima analisi, costituire un pericolo per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini europei.

Energia

Il Consiglio ha introdotto il divieto di fornire capacità di stoccaggio del gas (ad esclusione della parte degli impianti GNL) ai cittadini russi, al fine di proteggere la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’UE ed evitare che la Russia eserciti il suo approvvigionamento di gas e rischi di manipolazione del mercato.

Obblighi di segnalazione

Al fine di garantire l’efficacia dei divieti di congelamento dei beni, il Consiglio ha deciso di introdurre i seguenti obblighi:

  • Segnalazione sulle attività della banca centrale russa
  • Segnalazione sui beni congelati (anche per le negoziazioni pre-quotazioni) e sui beni da congelare
  • I voli privati ​​tra Ue e Russia, diretti o attraverso paesi terzi, devono essere notificati in anticipo

Nuovi listing di soggetti ed entità

Oltre alle sanzioni economiche, il Consiglio ha deciso di elencare un numero significativo di ulteriori persone ed entità.

Tre banche russe sono state aggiunte all’elenco delle entità soggette al congelamento dei beni e al divieto di mettere a disposizione fondi e risorse economiche.

L’Ue ha aggiunto circa 120 persone ed entità all’elenco di sanzioni, tra cui alti funzionari governativi e leader militari, oltre ad autorità instaurate dalla Russia nei territori occupati dell’Ucraina. L’elenco include anche figure chiave coinvolte nel rapimento di bambini ucraini in Russia, nonché organizzazioni e individui per la loro attività di disinformazione. Vengono prese misure anche contro individui in Iran coinvolti nella produzione di droni e componenti a supporto dell’esercito russo. Inoltre, membri e sostenitori del gruppo mercenario russo Wagner e delle sue attività in altri paesi, come Mali o Repubblica centrafricana.

L’Ue ha inoltre listato 96 entità associate al complesso militare-industriale della Russia, per un totale di 506 utenti finali militari russi. Per la prima volta in assoluto, questa lista includerà sette entità iraniane che producono veicoli aerei militari senza equipaggio, che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili.

Come scoraggiare l’elusione delle sanzioni

L’Ue sta spingendo sui paesi terzi per garantire la rigorosa attuazione delle sanzioni e prevenire l’elusione delle misure restrittive. Il 23 febbraio si è svolto a Bruxelles il primo forum dei coordinatori delle sanzioni, che ha riunito i partner internazionali e gli Stati membri per rafforzare gli sforzi di applicazione delle sanzioni.


Regolamenti

DECISIONE (PESC) 2023/434 DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (UE) 2023/427 DEL CONSIGLIO


Ricordiamo che il nostro ufficio SATI CAD SRL supporta le imprese nella completa gestione delle attività di export control relative alle verifiche sui prodotti, necessarie per determinare se un bene è di libera esportazione o se è sottoposto a determinate restrizioni che richiedono l’ottenimento di un’autorizzazione:

  • Verifiche beni e tecnologie a duplice uso
  • Verifiche restrizioni all’export per paese
  • Analisi del contesto normativo e sanzionatorio

Beni a duplice uso, pubblicato l’aggiornamento della lista di controllo dell’Unione Europea

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’aggiornamento dell’elenco dei prodotti a duplice uso. L’elenco aggiornato è contenuto nel Regolamento delegato (UE) 2023/66 della Commissione del 21 ottobre 2022, che modifica il regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, in particolare l’Allegato I contenente la lista dei beni e delle tecnologie dual use.

Rispetto all’aggiornamento del 2021, avvenuto con il Regolamento delegato (UE) 2022/1, la nuova lista presenta diverse novità, che richiedono da parte delle aziende un attento approfondimento per verificare che i propri prodotti non rientrino tra quelli sottoposti a restrizioni.

Ricordiamo che i beni e le tecnologie a duplice uso sono quei prodotti che pur essendo fabbricati per scopi civili, possono essere utilizzati anche per scopi militari. Corrispondono a circa 1.000 merci della nomenclatura doganale, comprendenti sostanze chimiche, metalli e prodotti minerali non metallici, computer, articoli di elettronica e ottica, impianti elettrici, macchinari, veicoli e attrezzature di trasporto ecc., e costituiscono in genere la fascia ad alta tecnologia di questa vasta ed eterogenea area merceologica.

Per ragioni di sicurezza nazionale questi prodotti richiedono un’autorizzazione per poter essere esportati al di fuori dell’Unione Europea, che in Italia viene rilasciata dall’Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento).

Il regolamento europeo prevede 10 categorie di controllo che descrivono le caratteristiche dei beni considerati a duplice uso, ovvero: 0 – Materiali nucleari, impianti e apparecchiature; 1 – Materiali speciali e relative apparecchiature; 2 – Trattamento e lavorazione dei materiali; 3 – Materiali elettronici; 4 – Calcolatori; 5 – Telecomunicazioni e sicurezza dell’informazione; 6 – Sensori e laser; 7 – Materiale avionico e di navigazione; 8 – Materiale navale; 9 – Materiale aerospaziale e propulsione.

L’elenco dei prodotti a duplice uso viene aggiornato regolarmente ogni anno, per assicurare il pieno rispetto degli obblighi internazionali di sicurezza, garantire la trasparenza e mantenere la competitività degli operatori economici.

SATI CAD è a disposizione delle aziende per svolgere attività di verifica sui prodotti, per definire se un bene è da considerarsi a duplice uso.