L’Unione Europea adotta il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, ad un anno dall’invasione militare russa dell’Ucraina e dei primi provvedimenti sanzionatori. Di seguito una panoramica delle principali misure restrittive contenute nel nuovo pacchetto.

Controlli e restrizioni all’importazione-esportazione

La decisione impone ulteriori divieti di esportazione di tecnologie critiche e beni industriali, come l’elettronica, i veicoli specializzati, le parti di macchine, i pezzi di ricambio per autocarri e motori a reazione, nonché i beni per il settore delle costruzioni che possano contribuire alle capacità militari e al miglioramento tecnologico della Russia.

Ciò include componenti elettronici utilizzati nei sistemi d’arma russi (droni, missili, elicotteri, altri veicoli), nonché divieti su specifiche applicazioni militari. Le misure restrittive sono imposte anche su prodotti che possono essere facilmente reindirizzati per sostenere lo sforzo bellico russo, tra cui:

  • Veicoli: autocarri pesanti non ancora vietati (e relativi ricambi), semirimorchi e mezzi speciali come motoslitte
  • Merci dirette all’esercito russo: inclusi generatori elettrici, binocoli, radar, bussole, ecc.
  • Beni da costruzione quali ponti, strutture per edifici a torre, carrelli elevatori, gru, ecc.
  • Beni fondamentali per il funzionamento e il potenziamento della capacità industriale russa (elettronica, parti di macchine, pompe, macchinari per la lavorazione dei metalli, ecc.)
  • Impianti industriali completi: questa categoria è stata aggiunta per evitare scappatoie
  • Beni utilizzati nell’industria aeronautica (turbojet)

Anche i beni a duplice uso sono presi di mira. La decisione odierna amplia l’elenco delle entità che sostengono direttamente il complesso militare e industriale della Russia nella sua guerra di aggressione con ulteriori 96 entità, imponendo così restrizioni più severe alle esportazioni.

Il Consiglio ha inoltre deciso di vietare il transito attraverso la Russia di beni e tecnologie a duplice uso esportati dall’UE, al fine di evitare l’elusione.

Infine, vengono imposte ulteriori restrizioni alle importazioni di beni che generano entrate significative per la Russia, come l’asfalto e la gomma sintetica.

Infrastrutture critiche

La decisione limita la possibilità per i cittadini russi di ricoprire qualsiasi posizione negli organi direttivi delle infrastrutture e delle entità critiche dell’UE, in quanto l’influenza della Russia in tali organismi potrebbe mettere a repentaglio il loro buon funzionamento e, in ultima analisi, costituire un pericolo per la fornitura di servizi essenziali ai cittadini europei.

Energia

Il Consiglio ha introdotto il divieto di fornire capacità di stoccaggio del gas (ad esclusione della parte degli impianti GNL) ai cittadini russi, al fine di proteggere la sicurezza dell’approvvigionamento di gas nell’UE ed evitare che la Russia eserciti il suo approvvigionamento di gas e rischi di manipolazione del mercato.

Obblighi di segnalazione

Al fine di garantire l’efficacia dei divieti di congelamento dei beni, il Consiglio ha deciso di introdurre i seguenti obblighi:

  • Segnalazione sulle attività della banca centrale russa
  • Segnalazione sui beni congelati (anche per le negoziazioni pre-quotazioni) e sui beni da congelare
  • I voli privati ​​tra Ue e Russia, diretti o attraverso paesi terzi, devono essere notificati in anticipo

Nuovi listing di soggetti ed entità

Oltre alle sanzioni economiche, il Consiglio ha deciso di elencare un numero significativo di ulteriori persone ed entità.

Tre banche russe sono state aggiunte all’elenco delle entità soggette al congelamento dei beni e al divieto di mettere a disposizione fondi e risorse economiche.

L’Ue ha aggiunto circa 120 persone ed entità all’elenco di sanzioni, tra cui alti funzionari governativi e leader militari, oltre ad autorità instaurate dalla Russia nei territori occupati dell’Ucraina. L’elenco include anche figure chiave coinvolte nel rapimento di bambini ucraini in Russia, nonché organizzazioni e individui per la loro attività di disinformazione. Vengono prese misure anche contro individui in Iran coinvolti nella produzione di droni e componenti a supporto dell’esercito russo. Inoltre, membri e sostenitori del gruppo mercenario russo Wagner e delle sue attività in altri paesi, come Mali o Repubblica centrafricana.

L’Ue ha inoltre listato 96 entità associate al complesso militare-industriale della Russia, per un totale di 506 utenti finali militari russi. Per la prima volta in assoluto, questa lista includerà sette entità iraniane che producono veicoli aerei militari senza equipaggio, che sono stati utilizzati dall’esercito russo nella sua guerra di aggressione, anche contro le infrastrutture civili.

Come scoraggiare l’elusione delle sanzioni

L’Ue sta spingendo sui paesi terzi per garantire la rigorosa attuazione delle sanzioni e prevenire l’elusione delle misure restrittive. Il 23 febbraio si è svolto a Bruxelles il primo forum dei coordinatori delle sanzioni, che ha riunito i partner internazionali e gli Stati membri per rafforzare gli sforzi di applicazione delle sanzioni.


Regolamenti

DECISIONE (PESC) 2023/434 DEL CONSIGLIO

REGOLAMENTO (UE) 2023/427 DEL CONSIGLIO


Ricordiamo che il nostro ufficio SATI CAD SRL supporta le imprese nella completa gestione delle attività di export control relative alle verifiche sui prodotti, necessarie per determinare se un bene è di libera esportazione o se è sottoposto a determinate restrizioni che richiedono l’ottenimento di un’autorizzazione:

  • Verifiche beni e tecnologie a duplice uso
  • Verifiche restrizioni all’export per paese
  • Analisi del contesto normativo e sanzionatorio

Beni a duplice uso, pubblicato l’aggiornamento della lista di controllo dell’Unione Europea

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea l’aggiornamento dell’elenco dei prodotti a duplice uso. L’elenco aggiornato è contenuto nel Regolamento delegato (UE) 2023/66 della Commissione del 21 ottobre 2022, che modifica il regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio, in particolare l’Allegato I contenente la lista dei beni e delle tecnologie dual use.

Rispetto all’aggiornamento del 2021, avvenuto con il Regolamento delegato (UE) 2022/1, la nuova lista presenta diverse novità, che richiedono da parte delle aziende un attento approfondimento per verificare che i propri prodotti non rientrino tra quelli sottoposti a restrizioni.

Ricordiamo che i beni e le tecnologie a duplice uso sono quei prodotti che pur essendo fabbricati per scopi civili, possono essere utilizzati anche per scopi militari. Corrispondono a circa 1.000 merci della nomenclatura doganale, comprendenti sostanze chimiche, metalli e prodotti minerali non metallici, computer, articoli di elettronica e ottica, impianti elettrici, macchinari, veicoli e attrezzature di trasporto ecc., e costituiscono in genere la fascia ad alta tecnologia di questa vasta ed eterogenea area merceologica.

Per ragioni di sicurezza nazionale questi prodotti richiedono un’autorizzazione per poter essere esportati al di fuori dell’Unione Europea, che in Italia viene rilasciata dall’Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento).

Il regolamento europeo prevede 10 categorie di controllo che descrivono le caratteristiche dei beni considerati a duplice uso, ovvero: 0 – Materiali nucleari, impianti e apparecchiature; 1 – Materiali speciali e relative apparecchiature; 2 – Trattamento e lavorazione dei materiali; 3 – Materiali elettronici; 4 – Calcolatori; 5 – Telecomunicazioni e sicurezza dell’informazione; 6 – Sensori e laser; 7 – Materiale avionico e di navigazione; 8 – Materiale navale; 9 – Materiale aerospaziale e propulsione.

L’elenco dei prodotti a duplice uso viene aggiornato regolarmente ogni anno, per assicurare il pieno rispetto degli obblighi internazionali di sicurezza, garantire la trasparenza e mantenere la competitività degli operatori economici.

SATI CAD è a disposizione delle aziende per svolgere attività di verifica sui prodotti, per definire se un bene è da considerarsi a duplice uso.

L’Unione Europea adotta il nono pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il Consiglio dell’Unione europea ha varato il 9° pacchetto di sanzioni contro la Federazione russa, in risposta alla guerra di aggressione contro l’Ucraina. Le misure sanzionatorie punto a colpire l’economia russa e la sua capacità di sostenere il conflitto.

Controlli e restrizioni sull’esportazione

Il 9° pacchetto impone nuovi controlli e restrizioni sulle esportazioni di beni e tecnologie a duplice uso, nonché di beni e tecnologie che possono contribuire al potenziamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. Il Consiglio ha inoltre deciso di imporre misure restrittive nei confronti di altre 141 persone e 49 entità in risposta all’escalation dell’aggressione militare russa contro l’Ucraina.

Nuovi divieti di esportazione si estendono ad altri beni e tecnologie industriali, quali droni giocattologeneratori complessi, computer portatili e componenti informatici, circuiti stampati, sistemi di radionavigazioneradiocomandimotori di aerei e parti di motori, apparecchi da ripresalenti.

In merito alle restrizioni sui prodotti connessi all’aviazione e all’industria spaziale, i divieti si applicano sia agli aeromobili con equipaggio che a quelli senza equipaggio, il che significa che d’ora in poi ci sarà un divieto di esportazione diretta di motori per droni alla Russia e a qualsiasi paese terzo che potrebbe fornirli alla Russia.

Nessuna delle misure adottate in considerazione delle azioni della Russia che destabilizzano la situazione in Ucraina riguarda in alcun modo gli scambi di prodotti agricoli e alimentari, frumento e fertilizzanti compresi, tra paesi terzi e Russia. Tuttavia, in considerazione della ferma posizione dell’Unione volta a evitare e combattere l’insicurezza alimentare in tutto il mondo e al fine di impedire perturbazioni nei canali di pagamento per i prodotti agricoli, è stato deciso di introdurre una nuova deroga che consente di scongelare i beni di talune persone che, prima del loro inserimento in elenco, hanno svolto un ruolo significativo nel commercio internazionale di prodotti agricoli e alimentari, compresi il frumento e i fertilizzanti, e di mettere a loro disposizione fondi e risorse economiche.

Entità sanzionate

Le entità sanzionate comprendono banche come la Credit Bank of MoscowJSC Dalnevostochniy, imprese industriali e del settore della difesa, numerosi partiti politici, holding mediatiche sotto il controllo delle autorità russe che costituiscono il fulcro della macchina della propaganda del Cremlino e i gruppi paramilitari.

Listing soggettivi

Complessivamente, le misure restrittive dell’UE relative ad azioni che compromettono o minacciano l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina si applicano attualmente a 1386 persone. Le persone designate sono soggette a congelamento dei beni ed è fatto divieto ai cittadini e alle imprese dell’UE di mettere fondi a loro disposizione. Le persone fisiche sono inoltre oggetto di un divieto di viaggio che impedisce loro di entrare o transitare nel territorio dell’UE.

Altre restrizioni

  • Divieto di fornire alla Russia diversi servizi di consulenza, quali pubblicità, ricerche di mercato e sondaggi di opinione, nonché servizi di collaudo dei prodotti e di ispezione tecnica.
  • Divieto di nuovi investimenti nel settore energetico e minerario russo, ad eccezione delle attività estrattive e minerarie che coinvolgono determinate materie prime essenziali.
  • Sospensione delle licenze di trasmissione di quattro ulteriori media russi: NTV/NTV Mir , Rossiya 1 , REN TV e Pervyi Kanal
  • Divieto ai cittadini dell’Unione di ricoprire cariche negli organi direttivi di tutte le persone giuridiche, tutte le entità o tutti gli organismi russi, di proprietà statale o controllati dallo Stato

Come scoraggiare l’elusione delle sanzioni

L’UE ha esteso i criteri di controllo alla elusione delle sanzioni, aggiungendo il divieto di fornire determinati prodotti a qualsiasi paese terzo che potrebbe fornirli alla Russia.


RegolamentiGazzetta ufficiale dell’Unione europea L 322 del 16 dicembre 2022


Ricordiamo che il nostro ufficio SATI CAD SRL supporta le imprese nella completa gestione delle attività di export control relative alle verifiche sui prodotti, necessarie per determinare se un bene è di libera esportazione o se è sottoposto a determinate restrizioni che richiedono l’ottenimento di un’autorizzazione:

  • Verifiche beni e tecnologie a duplice uso
  • Verifiche restrizioni all’export per paese
  • Analisi del contesto normativo e sanzionatorio

L’Unione Europea adotta l’ottavo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Il Consiglio dell’Unione Europea ha deciso di imporre un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, in risposta all’ulteriore aggressione della Federazione russa nei confronti dell’Ucraina nelle regioni di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia attualmente occupate illegalmente dalla Federazione Russa. Il nuovo pacchetto di sanzioni introduce nuovi divieti di importazione in Ue di prodotti russi, nuove restrizioni alle esportazioni verso la Russia di prodotti e servizi europei, e le basi giuridiche per il meccanismo del price cap sul prezzo del petrolio russo.

Elenchi aggiuntivi

Le misure restrittive dell’UE sono rivolte a decisori chiave, oligarchi, alti funzionari militari e propagandisti, responsabili di minare l’integrità territoriale dell’Ucraina. Si tratta di persone coinvolte nell’occupazione russa, nell’annessione illegale e nei finti “referendum” nei territori occupati/oblast delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Sono inclusi anche individui ed entità che lavorano nel settore della difesa, come funzionari militari e di alto livello, nonché aziende che sostengono le forze armate russe. Il Consiglio ha inoltre introdotto un nuovo criterio di listing, che prevede di sanzionare i soggetti che facilitano l’elusione delle sanzioni.

Estensione delle restrizioni agli oblast di Kherson e Zaporizhzhia

L’ambito geografico delle misure restrittive in risposta al riconoscimento delle aree non controllate dal governo degli oblast di Donetsk e Luhansk dell’Ucraina e all’invio delle forze armate russe in tali aree è stato esteso a tutte le aree non controllate dal governo dell’Ucraina negli oblast di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson.

Nuove restrizioni alle esportazioni

Sono state introdotte ulteriori restrizioni alle esportazioni che mirano a ridurre l’accesso della Russia a prodotti militari, industriali e tecnologici, nonché la sua capacità di sviluppare il settore della difesa e della sicurezza. Sono state vietate le esportazioni di carbone, compreso il carbone da coke (utilizzato negli impianti industriali russi), di specifici componenti elettronici (presenti nelle armi russe), di articoli tecnici utilizzati nel settore dell’aviazione e di alcuni prodotti chimici. È stato aggiunto il divieto di esportare armi di piccolo calibro e altri beni previsti dal regolamento anti-tortura.

Nuove restrizioni alle importazioni

L’Ue estende il divieto di importazione ai prodotti siderurgici finiti e semilavorati originari della Russia o esportati dalla Russia (con un periodo di transizione per alcuni semilavorati). Ulteriori restrizioni all’importazione sono imposte anche su cellulosa di legno e cartasigaretteplastica e cosmetici, elementi utilizzati nell’industria della gioielleria come pietre e metalli preziosi, gioielli non in oro, macchinari ed elettrodomesticiveicolitessilicalzaturecuoioceramica, alcuni prodotti chimici.

Attuazione del tetto al prezzo del petrolio

Il pacchetto odierno segna l’inizio dell’attuazione all’interno dell’UE dell’accordo del G7 sulle esportazioni di petrolio russo. Mentre il divieto dell’UE di importare greggio russo via mare rimane pienamente in vigore, il limite di prezzo, una volta attuato, consentirà agli operatori europei di intraprendere e sostenere il trasporto di petrolio russo verso Paesi terzi, a condizione che il suo prezzo rimanga al di sotto di un “tetto” prestabilito. Questa misura è in stretto coordinamento con i partner del G7. Entrerà in vigore dopo il 5 dicembre 2022 per il greggio e il 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi raffinati, dopo un’ulteriore decisione del Consiglio.

Altre restrizioni

Il pacchetto vieta ai cittadini dell’UE di ricoprire cariche negli organi direttivi di alcune imprese statali russe.

Inoltre, vieta tutte le transazioni con il Registro marittimo russo, aggiungendolo all’elenco delle imprese statali soggette al divieto di transazione.

I divieti esistenti sugli asset crittografici sono stati inaspriti vietando tutti i portafogli, i conti o i servizi di custodia di asset crittografici, indipendentemente dall’importo del portafoglio (in precedenza erano consentiti fino a 10.000 euro).

Il pacchetto amplia l’ambito dei servizi che non possono più essere forniti al governo della Russia o a persone giuridiche con sede in Russia: questi includono ora servizi di consulenza informatica, legale, di architettura e di ingegneria. Si tratta di misure significative che potenzialmente indeboliranno la capacità industriale della Russia, che dipende in larga misura dall’importazione di questi servizi.

Come scoraggiare l’elusione delle sanzioni

L’UE ha introdotto un nuovo criterio di inserimento nell’elenco, che le consentirà di sanzionare le persone che facilitano le violazioni del divieto di elusione delle sanzioni.


Regolamenti: Gazzetta ufficiale dell’Unione europea L 259 del 6 ottobre 2022


Ricordiamo che il nostro ufficio SATI CAD SRL supporta le imprese nella completa gestione delle attività di export control relative alle verifiche sui prodotti, necessarie per determinare se un bene è di libera esportazione o se è sottoposto a determinate restrizioni che richiedono l’ottenimento di un’autorizzazione:

  • Verifiche beni e tecnologie a duplice uso
  • Verifiche restrizioni all’export per paese
  • Analisi del contesto normativo e sanzionatorio

Adesione dell’ucraina a decorrere dal 1° ottobre 2022 alla convenzione internazionale del transito comune

Si rende noto che il Segretariato generale del Consiglio dell’Unione Europea ha comunicato che l’Ucraina ha depositato gli strumenti di adesione alle Convenzioni CTC e DAU divenendone, quindi, Parte contraente a decorrere dal 1° Ottobre 2022.

Tale adesione agevolerà ed incrementerà gli scambi commerciali fra l’Ucraina, l’Unione Europea e gli altri Paesi che aderiscono al regime del transito comune[1], apportando vantaggi sostanziali e tangibili agli operatori economici ed alle Amministrazioni doganali attraverso la semplificazione delle formalità doganali, la riduzione dei costi e l’agevolazione della circolazione delle merci.

[1] Norvegia, Islanda, Svizzera, Repubblica della Macedonia del Nord, Serbia, Turchia, UK

Sanzioni in Russia, elenco dei beni di lusso UE

A seguito dell’annuncio di Commissione Europea e Consiglio Europeo dell’approvazione del nuovo pacchetto di sanzioni nei confronti della Russia, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il regolamento (UE) 2022/428 del Consiglio, che prevede, tra le diverse restrizioni, il divieto di esportazione verso la Russia di determinati beni di lusso.

In particolare, all’articolo 3 nonies del Regolamento si specifica:

  • È vietato vendere, fornire, trasferire o esportare, direttamente o indirettamente, i beni di lusso elencati nell’allegato XVIII a qualsiasi persona fisica o giuridica, entità od organismo in Russia, o per un uso in Russia.
  • Il divieto si applica ai beni di lusso elencati nell’allegato XVIII nella misura in cui il loro valore sia superiore a 300 EUR per articolo, salvo diversamente specificato nell’allegato.
  • Il divieto non si applica a beni che sono necessari a scopi ufficiali di missioni diplomatiche o consolari degli Stati membri o dei paesi partner in Russia o di organizzazioni internazionali che godono di immunità conformemente al diritto internazionale o agli effetti personali del loro personale.

Dual-Use: Pubblicato Il Nuovo Regolamento (UE) N. 2021/821

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea dell’ 11 giugno 2021, il Regolamento (UE) n. 2021/821 che istituisce un  regime di controllo delle esportazioni,  dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso ovvero beni, software e tecnologie  spesso utilizzati in settori quali automotive, impiantistica alimentare, informatica, che possono essere utilizzati sia per applicazioni civili che militari (c.d. dual-use).

Il nuovo provvedimento entrerà in vigore a partire dal prossimo 9 settembre 2021 – abrogando così dopo ben dodici anni il Regolamento (CE) n. 428/2009.

Che cosa sono i beni dual use?

Il nuovo Regolamento all’art. 2, comma 1 stabilisce che prodotti a duplice uso sono “i prodotti, inclusi il software e le tecnologie, che possono avere un utilizzo sia civile sia militare e comprendono i prodotti che possono essere impiegati per la progettazione, lo sviluppo, la produzione o l’uso di armi nucleari, chimiche o biologiche o dei loro vettori, compresi tutti i prodotti che possono avere sia un utilizzo non esplosivo, sia un qualsiasi impiego nella fabbricazione di armi nucleari o di altri ordigni esplosivi nucleari”. Tali prodotti sono dettagliatamente elencati nell’Allegato I del Regolamento.

Per tale motivo, il controllo sulle transazioni di questo genere di prodotti rappresenta uno strumento cruciale per gli Stati membri nella prevenzione dei rischi connessi a fenomeni come il terrorismo internazionale, la proliferazione degli armamenti e la violazione dei diritti umani.

Tutti gli operatori economici sono chiamati ad adeguarsi al mutato quadro normativo attraverso l’adozione di Programmi Interni di Conformità finalizzati ad accedere alle suddette autorizzazioni.

Principali elementi di novità

  • E’ stata modificata la definizione di esportatore e di esportazione(che include, tra l’altro, il trasporto di merci o dati contenuti nei bagagli personali di persone fisiche).
  • Sono stati estesi i controlli ai sistemi informatici di sicurezza e spionaggio (tecnologie di sorveglianza informatica), ampliando il novero delle persone potenzialmente incise dagli adempimenti della nuova disciplina che si rivolge anche alle persone fisiche come fornitori di servizi, ricercatori, consulenti e persone che “trasmettono” materiale a duplice uso per via elettronica.
  • La fornitura di assistenza tecnica (anche da remoto) sarà sottoposta a preventiva autorizzazione da parte dell’Autorità competente, laddove il fornitore sia stato informato da quest’ultima che i beni dual use oggetto di assistenza – elencati nell’Allegato I del Regolamento – sono o possono essere destinati, in tutto o in parte, a specifici usi individuati nell’art. 4 del nuovo Regolamento.
  • E’ prevista l’introduzione di autorizzazioni generali di esportazione unionali aggiuntive per ridurre gli oneri amministrativi, garantendo nel contempo un adeguato livello di controllo per alcune destinazioni. In particolare:
    1. un’autorizzazione per i grandi progetti per adattare le condizioni di licenza alle particolari esigenze eventualmente rappresentate dagli operatori;
    2. Due nuove autorizzazioni generali dell’Unione (cd. AGEU): una relativa ai trasferimenti di tecnologia infragruppo – definizione in cui rientra anche il concetto di assistenza tecnica e di software (AGEU 007); e una alla crittografia (AGEU 008).
  • Una maggiore rilevanza viene data al Programma interno di conformità (PIC), l’insieme di tutte le procedure interne e misure di salvaguardia che un operatore economico adotta per facilitare il rispetto delle disposizioni e degli obiettivi del presente regolamento, con specifici vantaggi legati alla qualifica di AEO.

Prodotti soggetti a Dual Use

Il nuovo regolamento individua quali sono i prodotti dual use tra quelli appartenenti alle seguenti categorie:

  • Parte II – Categoria 0 Materiali nucleari, impianti e apparecchiature
  • Parte III – Categoria 1 Materiali speciali e relative apparecchiature
  • Parte IV – Categoria 2 Trattamento e lavorazione dei materiali
  • Parte V – Categoria 3 Materiali elettronici
  • Parte VI – Categoria 4 Calcolatori
  • Parte VII – Categoria 5 Telecomunicazioni e «sicurezza dell’informazione»
  • Parte VIII – Categoria 6 Sensori e laser
  • Parte IX – Categoria 7 Materiale avionico e di navigazione
  • Parte X – Categoria 8 Materiale navale
  • Parte XI – Categoria 9 Materiale aerospaziale e propulsione

Le competenze in materia di prodotti e tecnologie a duplice uso in Italia sono in capo all’Autorità nazionale – UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) che, tra le altre cose, presiede il Comitato consultivo interministeriale che fornisce pareri su operazioni di esportazione di beni a duplice uso, rilascia autorizzazioni e vigila sul rispetto da parte delle imprese del nuovo Regolamento UE.

Controllo all’esportazione

Questa complessa normativa, in costante evoluzione, richiede un’attenta analisi da parte delle imprese e una procedura adeguata di controllo. Le imprese, infatti, hanno precise responsabilità in merito al controllo dei prodotti venduti, esportati e riesportati, dei Paesi di destinazione finale dei prodotti nonché delle controparti e dei destinatari coinvolti.

Attività di verifica interne all’azienda risultano fondamentali per evitare di incorrere in rilevanti sanzioni che, nell’ipotesi più grave, può comportare la detenzione (artt. 18, 19 e 20 del Decreto legislativo 15 dicembre 2017, n. 221).

E’ essenziale procedere con una corretta classificazione doganale dei prodotti acquistati e di quelli esportati e con una verifica da parte dell’Ufficio tecnico riguardante la normativa dual use., oltre a verificare la normativa in materia di embarghi verso specifici Paesi (es. Iran, Federazione Russa, ecc.) e/o verso specifiche persone fisiche e/o giuridiche.

Dual Use: Approvato il Nuovo Regolamento UE

Siria: il Consiglio proroga di un altro anno le sanzioni contro il regime

Il Consiglio ha prorogato le misure restrittive dell’UE nei confronti del regime siriano per un ulteriore anno, fino al 1° giugno 2022 , alla luce della continua repressione della popolazione civile nel paese.

Le attuali sanzioni contro la Siria sono state introdotte nel 2011 in risposta alla violenta repressione della popolazione civile da parte del regime di Assad. Si rivolgono anche ad aziende e importanti uomini d’affari che beneficiano dei loro legami con il regime e l’economia di guerra. Le misure restrittive includono anche un divieto all’importazione di petrolio, restrizioni su determinati investimenti, un congelamento delle attività della Banca centrale della Siria detenute nell’UE e restrizioni all’esportazione di attrezzature e tecnologie che potrebbero essere utilizzate anche per la repressione interna. come per le apparecchiature e la tecnologia per il monitoraggio o l’intercettazione di comunicazioni Internet o telefoniche.

Anche il beneficio di misure preferenziali è sospeso a causa delle sanzioni in corso. Ricordiamo che l’accordo sottoscritto dalla Comunità con la Siria non prevede la possibilità di utilizzare la dichiarazione di origine preferenziale per spedizioni di valore inferiore ai 6.000 euro, non offrendo alcuna alternativa all’emissione dell’Eur1.

Le sanzioni dell’UE in Siria sono progettate per evitare qualsiasi impatto sull’assistenza umanitaria, quindi per non incidere sulla consegna di cibo, medicinali e attrezzature mediche.

L’UE tiene costantemente sotto controllo gli sviluppi del conflitto siriano e può decidere di rinnovare le sanzioni e modificare l’elenco delle entità o persone interessate in base agli sviluppi sul terreno.

L’UE resta impegnata a trovare una soluzione politica duratura e credibile al conflitto in Siria sulla base della risoluzione 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e del comunicato di Ginevra del 2012.

Brexit, Regno Unito accetta proroga al 30 aprile per ratifica dell’accordo commerciale

È arrivato il via libera da parte del Regno Unito per l’estensione fino al 30 aprile del periodo di applicazione provvisoria dell’accordo commerciale post-Brexit di commercio e cooperazione.

A partire dal primo gennaio è scattata l’applicazione provvisoria dell’accordo che sarebbe dovuta durare fino al 28 febbraio.

Due settimane fa (mercoledì 10 febbraio) la Commissione aveva proposto di prorogare la scadenza al 30 aprile. Da Londra il via libera per l’estensione di due mesi, per dare al Parlamento UE il tempo di revisionare e ratificare il testo dell’intesa. A questo punto il Parlamento UE avrà due mesi ulteriori di tempo per la ratifica dell’accordo.

Sul fronte britannico sono previste  alcune modifiche al protocollo dell’Irlanda del Nord.

UE-UK: trovato l’accordo.

Regno Unito e Unione Europea hanno trovato un accordo sul libero scambio. La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, durante una conferenza stampa congiunta con il capo negoziatore Ue Michel Barnier ha dichiarato che i colloqui hanno avuto, infine, «successo». E’ giunto il tempo di lasciarsi alle spalle la Brexit.

L’accordo di libero scambio con il Regno Unito prevede zero tariffe e zero quote su tutte le merci che rispettano le regole di origine appropriate.

L’accordo sulla relazione futura tra Ue e Regno Unito è stato trovato “all’ultimo minuto” e, pertanto, non c’è abbastanza tempo perché il Parlamento Europeo possa analizzarlo a dovere prima di fine 2020. Alla luce di queste circostanze eccezionali, la Commissione ha proposto di applicare l’accordo a titolo provvisorio, per un periodo di tempo limitato fino al 28 febbraio 2021. Una volta concluso questo processo, l’accordo di commercio e cooperazione tra l’UE e il Regno Unito potrà essere firmato formalmente.

Di seguito pubblichiamo il collegamento alla pagina dedicata all’accordo tra UE e UK, presente sul sito dell’Unione Europea:
https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/en/ip_20_2531.

Ci riserviamo di inserire eventuali aggiornamenti e regolamenti in corso di pubblicazione.