L’Agenzia delle Dogane di Roma ha inviato una nota interna a tutte le dogane italiane, su sollecitazione dell’Unione, avvisando di aver innalzato i parametri di controllo rischi per tutti i traffici in import provenienti da Israele.
Su ogni bolletta doganale di importazione che viene presentata nel sistema telematico doganale:
- se il sistema esita la bolletta CA, canale verde, la merce è libera.
- in caso di CD (controllo documentale) o di VM (verifica merce) viene richiesto il controllo del certificato di circolazione EUR, o della fattura con la dichiarazione di merce preferenziale, da inviare al controllo in Israele per fondato dubbio, con relativa garanzia di tutti i diritti (dazio ed IVA afferente) nell’attesa del riscontro da parte di Israele al fine di poter liberare le merci.
Questo comporta una situazione critica per gli importatori e tutto il comparto che gravita attorno a questo specifico traffico, aggravando la situazione già molto critica causata dal Covid-19.
Sperando di riuscire a risolvere questa problematica, la nostra Associazione ha provveduto a contattare la Direzione Centrale dell’Agenzia delle Dogane di Roma richiedendo di abbassare la soglia del rischio, con la promessa di intervenire anche presso la Taxud dell’Unione Europea, visto che la segnalazione è partita direttamente da Bruxelles.
